
IL SORRISO, la cartina di tornasole dei figli
Come facciamo noi genitori a capire se il nostro compito educativo sta avendo effetti positivi sul figlio/a?
Come facciamo a capire se stiamo usando modalità corrette nei suoi confronti, costruttive, efficaci e utili?
IL SORRISO, lo vediamo dal loro sorriso: dobbiamo guardare la loro espressione facciale e vedere se il loro volto è disteso, magari con un bel sorriso, anche solo accennato, oppure se è serio, teso o addirittura ingrugnito.
In questo secondo caso dobbiamo subito cambiare direzione: non siamo sulla stessa lunghezza d’onda con i nostri figli, stiamo parlando o facendo qualcosa con loro o per loro ma loro stanno recependo qualcosa che non è quello che stiamo cercando di trasmettere.
Allora, indipendentemente dal fatto che pensiamo di aver ragione, dobbiamo avere il coraggio e la saggezza di fermarci, di fare una pausa e poi riprendere ma con modi diversi finchè non vediamo che l’espressione del loro volto si distende e diventa serena.
Il sorriso è davvero la cartina di tornasole per vedere se stiamo parlando la stessa lingua, se siamo in sintonia, se la comunicazione sta avvenendo in modo efficace. E quando non c’è il sorriso sui loro volti, vuol dire che qualcosa li infastidisce, li disturba, magari gli fa male.
Siamo noi adulti che dobbiamo modificare il linguaggio o l’atteggiamento perché siamo noi che dobbiamo adattarci al loro mondo, non loro al nostro. Siamo noi che dobbiamo cercare di capire i ragazzi e di capire anche che dietro ad ogni loro atteggiamento di malumore, insofferenza o malcontento c’è sempre una richiesta d’amore che forse noi non stiamo vedendo…